Cassis, Fan fiction

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*C.C*'
view post Posted on 30/7/2011, 11:10




ok questa devo dire che è stata la mia opera migliore u.u
mi dispiace però non l'ho fatta su dei personaggi degli anime o inventati xD
i protagonisti principali sono due: il vocalist del gruppo jap the GazettE Ruki, e la sorella della mia migliore amica Ludovica: Valentina ^w^
sono loro:

RUKI (ルキ):

Nome: Takanori Matsumoto
data di nascita: 01-02-1982
luogo di nascita: Shounan
gruppo sanguigno: B
altezza: 162cm
Colore preferito: oro , rosso , nero , viola , argento
Animale preferito: Cane , gatto
tipo di sigarette:pianissimo
famiglia: padre, madre, fratello maggiore, cane(Sabu-chan), gatto (Mr. Squidge)
profumo: Bvlgari, CKone
Piercings:cinque all’orecchio destro
Colleziona: cappelli
A scuola andava bene in: inglese, giapponese
Tipo di persona che ama: tenera , meravigliosa
Tipo di persona che odia : stupide, meschine
da bambino sognava di diventare: vigile del fuoco
nomignolo che gli davano da bambino: Taka-chan
l'animale che lo rappresenta: Cane
frase che dice più spesso: L’hai perso? Aaaaah?
cibo che ama mangiare: spaghetti
cibo che odia mangiare: peperoni , fragole
stagione preferita: inverno
Bevanda preferita:Kirin Koiwai Apple
frase che dice per conquistare: Mi piaci molto!
Il suo eroe: Kewpie
Ama fare shopping
Preferisce noleggiare i film piuttosto che andare al cinema
Impreca spesso

e poi c'è Vale ovvero Valentina^^
Nome: Valentina
Età: 18 anni
Gruppo preferito: the GazettE
componente preferito: ovvio Reita u.u ops scusate Reita è il mio preferito xD *Vale mi sta per ammazzare* vabbè il suo è scontato...inzia per Ru e finisce per Ki chi è?? Ruki!! xD
occhi: azzurri mamma mia che belli li voglio pure io cosi >_<
capelli: biondi (ahahah ç____ç)
frase preferita: ma che davvero??!!
le piace fare foto con i ragazzi

bene su di lei posso dire solo questo u.u

Trama (abbreviata xD)
Ruki incontra nel parco Valentina e lei gli chiede se voleva fare una foto insieme a lei, lui le dice di si e da quel momento i due si innamorano perdutamente però la loro differente erà (lui 29 lei 18 xD) non passeranno sempre dei momenti felici.

ok adesso posso iniziare >w<
ah no aspettate manca la legenda ahaha xD
parole scritte in grassetto:presente, quello che sta succedendo ora
parole scritte di lato:passato, è Ruki che narra le vicende passate

ah un'ultima cosa...compariranno altri personaggi come Kai,Uruha,Aoi e Reita (altri componenti del gruppo) e le amiche di Vale^^

ok adesso inzio :occhiolino:
la storia non è divisa in capitoli


Cassis



Mi guardo allo specchio un’ultima volta: la chioma rosso vermiglio è perfetta, rigorosamente sparata in aria, da brava e instancabile antagonista della forza di gravità qual è; i miei occhi, marcati dal tratto spesso di matita nera, sono lucidi per l’emozione e illuminati da quella luce che sono l’attesa di un live è capace da accendere.
Lecco sensualmente le mie labbra rosse e carnose, e, come era logico che fosse, mi torna in mente quanto tu adorasti quel gesto malizioso, che mi divertivo a ripetere continuamente in tua presenza.
Finisco per sorridere al mio riflesso e, sfiorando con un dito il mio collo sottile, decido di calcare ancora un po’ le immancabili strisce nere, che da anni attraversano verticalmente la mia gola.
<<kai, puoi darmi una mano?>>
Vedo il mio batterista voltarsi di scatto con stampato in faccia il solito sorriso dolce e rassicurante; a volte mi chiedo cosa abbia tanto da sorridere, in fondo l’ansia prima di un concerto dovrebbe coinvolgere anche lui, invece il ragazzo snello e grazioso che si sta avvicinando, non sembra sentire minimamente l’aria di tensione che avvolge il camerino.
<<dimmi Ruki!>> me lo dice ad un soffio dal viso, tanto che riesco a sentire il suo alito alla mente raffreddandomi le guance.
Prendo la boccetta di china vicino allo specchio e gliela porgo.
<<dovresti ripassare queste.>> e con la mano accarezzo le care compagne sul mio collo. Kai mi guarda leggermente spaesato.
<<perché? Si vedono già abbastanza.>>
<<no, voglio che siamo ancora più evidenti.>>
Consegno il piccolo contenitore nelle sue mani e spostando la testa indietro, aspetto che dia inizio all’opera.
Passa poco e sento le sue dita fredde premere delicatamente sulla gola per tirare la pelle candida.
<<si può sapere come mai oggi queste strisce hanno tutta questa importanza?>>
Sorrido pensando alla faccia che ha fatto la prima volta che i tuoi occhioni azzurri hanno incontrato quelle piccole strisce nere.
<<perché una persona le trova terribilmente sexy>>


Una delle cose più strane che sei stata capace di dire al nostro primo incontro è stata proprio questa: che quelle strisce, per me diventate una semplice e stupida abitudine, mi rendevano sexy da morire.
In quel momento non seppi cosa rispondere, la tua schiettezza mi aveva lasciato veramente senza parole. Io poi sono stato sempre un tipo riservato, certo sul palco mi prodigo in balletti sensuali, palpatine di ogni genere e fittizie masturbazioni in diretta, ma nella vita reale sono anche altro;
sono lunatico, permaloso- qualcuno pensa addirittura che me la tiri- sono insicuro, perfezionista, masochista e a volte, mio malgrado, anche tristemente solo.
Quel giorno poi ero decisamente di cattivo umore e poco propenso ad una sana chiacchierata con una sconosciuta, quindi la tua ingenua e disarmante sincerità era riuscita a farmi sentire ancora più idiota.
Ti avevo già notata in lontananza che ridevi e schiamazzavi con le tue amiche; in realtà ogni singola persona in quel parco vi aveva notato, dato il livello allucinante dei vostri acuti.
Inforcai i miei occhiali da sole cercando di non dare nell’occhio e vi passai davanti tenendo lo sguardo basso. Ci fu un minuto di silenzio, poi i vostri sussurri che si sovrastavano l’un l’altro: stavate complottando qualcosa, ma a quel tempo non potevo certo immaginare di essere incluso nei vostri piani.
Mi chinai sulla fontanella per bere, stando attento a non bagnare le ciocche appena tinte di quel rosso che tu non ti risparmiasti a definire “perfetto” per il mio viso troppo angelico.
Quando alzai lo sguardo incontrai il tuo, vivace e allegro: quegli occhi luminosi e chiari come il mare d’estate, accompagnano ancora oggi i miei sogni
Un sorriso sfavillante prese vita sul tuo viso piccolo e dai lineamenti delicati, mentre con una mano giocherellavi scherzosamente con una ciocca bionda. Eri stata l’unica ad avvicinarti, la più coraggiosa ed intraprendente del gruppo, e tenendo stretta una macchina fotografica mi chiedesti se volevo fare una foto con te.
Credo di aver assunto un’espressione a dir poco sconvolta perché ti vidi abbassare il volto per nascondere, dietro la tua chioma dorata, il grazioso rossore che aveva tinto le tue gote.
<<se non ti va fa niente>> stavi per allontanarti e tornare dalle tue amiche, che nel frattempo avevano smesso di ridere, probabilmente allarmante dalla mia azione da mentecatto, ma prontamente ti afferrai per un polso, stando attento a non stringere troppo, e ti trattenni con delicatezza.
<<si…mi va…facciamo la foto>> ti voltasti sorridendomi radiosa e in quel momento sentii il tempo fermarsi intorno a noi.
Durò poco più di un attimo: in tuo braccio intorno alla mia vita, il mio adagiato sulle tue spalle minute, un sorriso, un flash e il gioco era fatto. Mi ero spaventato per nulla; ero abituato alle foto, facevo servizi fotografici quasi ogni giorno, inoltre sembrava che tu non mi avessi nemmeno riconosciuto.

Seconda parte



La cosa all’inizio non mi fece molto piacere, in fondo ero pur sempre il vocalist dei GazettE, ma quando ti
Rivolgesti a me tutta soddisfatta e grata per la foto, non potei far a meno di sciogliermi in un sorriso dolce e sincero, che pochi avevano avuto la possibilità di vedere sul mio viso, ultimamente troppo cupo.
<<grazie mille!>> anche la tua voce, vivace e squillante, era capace di mettermi allegria.
<<di niente>> risposi con tono roco e profondo
Tu spalancasti i tuoi splendidi zaffiri guardandomi con ammirazione.
<<oltre ad essere bello hai anche una voce che dà i brividi!>>
Mi misi a ridere e togliendomi gli occhiali da sole le porsi la mano
<<grazie, sei davvero gentile. Io comunque sono Ruki>>
Stringesti la mia mano nella tua piccola e fredda
<<piacere di conoscerti Ruki>>
Inclinai la testa da un lato in attesa di conoscere il tuo nome, che però, a quanto sembrava, non avevi intenzione di rivelarmi.
<<non mi dici come ti chiami?>>
Ti mettesti a ridere mentre riponevi nella borsa a tracolla nera la tua fidata macchina fotografica.
<<non dico il mio nome agli sconosciuti.>> una risata melodiosa e ancora i tuoi occhi ad incontrarmi.
Sbattei le palpebre un paio di volte per tornare alla realtà e con un sorriso malizioso mi rivolsi a te in tono beffardo.
<<però non ti fai problemi a chiedere fotografie agli sconosciuti eh?>>
Scoppiammo a ridere insieme e quando riprendemmo finalmente fiato, ti avvicinasti per sussurrarmi qualcosa.
<<allora inventiamoci un nome con cui puoi chiamarmi.>>
Ridacchiai vicino al suo orecchio solleticandoti il collo con il fiato.
<<e come posso chiamarti?>>
Un attimo di silenzio, poi ti spostasti di poco per guardarmi negli occhi e riuscii a sentire un odore intenso, simile ad un profumo da uomo, provenire dalla sciarpa che tenevi legata intorno al collo.
<<umm…chiamami…Cassis>>
<<cassis…>> assaporai quel nome in tutta la sua dolcezza, poi mi allontanai leggermente per poterti guardare in viso.
<<…è bello…>>
Ti vidi arrossire di nuovo al mio complimento e quella reazione fece scattare qualcosa in me, qualcosa che ancora adesso non riesco a spiegarmi; so solo che in quel momento, lì con te, mi sentivo libero e a mio agio, come se quello fosse stato sempre il mio posto.
Il destino ci aveva fatti incontrare e io non avrei sprecato la possibilità di trovare finalmente la felicità.
Così ti sorrisi rassicurante e pronunciai le uniche sei parole che mai avrei pensato di dire in un momento come questo.
<<ti va di uscire con me?>> lo chiedi così all’improvviso, senza rifletterci, senza pensare che eri una ragazzina, che come minimo mi avrebbero arrestato, che ero un maniaco, un pedofilo! Cavolo se ora ci ripenso mi sento male: ho davvero fatto una pazzia ma non mi pento neanche un attimo di quel gesto avventato ed istintivo, anzi, lo rifarei altre migliaia di volte!
Inoltre più sconvolgente della mia domanda fu la tua risposta.
<<si>> tutto qui, un “sì” di getto, ancora più immediato della mia richiesta, ancora più folle.
Te l’ho ripetuto mille volte: due matti come noi erano fatti per stare insieme.
<<bene…>> naturalmente mi avevi preso di sorpresa, non pensavo di riuscire a convincerti così facilmente, ma mi ripresi subito sfoderando uno dei miei sorrisi più seducenti e porgendoti il braccio, per lasciarti appoggiare.
<<solo un minuto>> tornasti dalle tue amiche in tutta fretta e ti guardai mentre ti sbracciavi per convincerle a lasciarti andare.
Vidi le loro facce incupirsi, una di loro si arrabbiò e improvvisamente la sentii mentre ti urlava che ero un vecchio.
Arricciai il naso infastidito: io vecchio? Si d’accordo, avevo passato da parecchio la ventina ma darmi del “vecchio”!!! No non ci stavo.
Passò qualche minuto e finalmente ti vidi arrivare.
<<scusa l’attesa, ho avuto qualche…problemino>> la tua risata cristallina riempì le mie orecchie e subito fui coinvolto nella tua euforia, dimenticandomi anche dell’orrendo appellativo di poco prima.
Ti appoggiasti a me tutta sorridente e ci incamminammo chiacchierando del più e del meno, come se ci conoscessimo da una vita.
Quando arrivammo al caffè dove volevo portarti, ci sedemmo l’uno all’altra rimanendo fermi ad osservarci: sembrava quasi che ci studiassimo.
<<allora cosa prendi?>> incrocia le dita poggiandovi sopra il mento e continuai a guardarti con gli occhi leggermente socchiusi.
<<sai che con quella faccia sembri un gatto?>>
Inarcai entrambe le sopracciglia stupito, e , abbandonando le braccia sul tavolo, mi lasci andare ad una risata liberatoria.
<<un…gatto?>>
<<si, uno di quei gatti che fanno le fuse mentre si lisciano contro la gamba di qualcuno>> quando ti rendesti conto di quello che avevi detto, scoppiasti a ridere anche tu, la tua risata però sembrava leggermente imbarazzata.
<<comunque era un complimento!>>
<<ma davvero?!>> lo dissi con tono ironico per beffeggiarti, ma tu prendesti la cosa molto seriamente.
<<certo! Sembri un gatto molto affascinante! Quelle strisce sul collo poi…wow, ti rendono davvero sexy. Mi piacciono tanto sai?>>
Allungasti la mano sfiorando le linee fatte di china e a quel contatto avvertii un brivido percorrermi la schiena.
<<grazie…>> lo sussurrai appena prendendoti la mano, che fino a poco prima accarezzare la mia gola.


aggiornerò ogni giorno con un nuovo pezzo

Edited by *C.C*' - 1/8/2011, 19:45
 
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view post Posted on 30/7/2011, 11:21
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*W* mi piace, è scritta benissimo, la lettura è scorrevole. Continua!
 
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Inuyasha…
view post Posted on 30/7/2011, 11:32




molto bella ^-^
 
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*C.C*'
view post Posted on 30/7/2011, 11:39




grazie mille piace molto anche a me xD

non sapete cosa vi spetta dopo a leggere hihi xD
 
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*C.C*'
view post Posted on 1/8/2011, 18:46




Aggiornato il mio tesoro con la seconda parte *____*
 
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view post Posted on 1/8/2011, 19:47
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molto coinvolgente , ripeto, mi piace!
 
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*C.C*'
view post Posted on 1/8/2011, 22:13




grazie ancora Misa-chan sono felice che ti piaccia *_______*
 
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*Sawako-Chan*
view post Posted on 3/8/2011, 17:52




ohhh tesoro è fantastica ç___ç
però io sono stata la prima a leggerla xD
mamma mia alla fine ho pianto tantissimo dovresti scrivere un libro su questa storia ç___ç
ragazzi vi assicuro che è meravigliosa non ve ne pentirete poi Ruki è davvero figo con quelle strisce *ççç*
 
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*C.C*'
view post Posted on 3/8/2011, 17:55




grassie tesoro mio *____________*
 
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8 replies since 30/7/2011, 11:10   66 views
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